L’acetone è quella condizione che si sviluppa in qualunque organismo che, in assenza o carenza di zuccheri, si trovi nella necessità di dover utilizzare prevalentemente i grassi per produrre energia: in questa situazione si verifica l’aumento nel sangue di particolari sostanze, i corpi chetonici, prodotti appunto dalla combustione dei grassi. Tale condizione si verifica più frequentemente laddove sono ridotte le riserve degli zuccheri, come nei bambini, o molto più raramente, negli adulti in particolari condizioni tra cui una dieta priva di zuccheri.
Nel tentativo di ridurne la concentrazione nel sangue, l’organismo inizia a eliminare con le urine (più abbondanti del solito), gli acidi acetoacetico e il 3-idrossi-butirrico e, attraverso i polmoni, l’acetone: quest’ultimo, a contatto dell’aria, emana il caratteristico odore di frutta matura determinando, inoltre, assenza dello stimolo di fame.
La formazione di corpi chetonici assume un aspetto altamente positivo. Essi diventano infatti l’unica fonte di energia per il cervello e gli consentono di funzionare bene anche quando il glucosio non è più disponibile, sia per un lungo digiuno, sia per un’insufficiente introduzione alimentare come succedeva in passato durante i periodi di carestia.
In più i corpi chetonici consentono all’organismo di adattarsi meglio a questa nuova situazione. Essi, infatti, hanno un effetto anoressizzante ed euforizzante.
Ecco spiegato perché in molti casi chi digiuna non ha fame ed è ottimista.
La NEP provoca queste reazioni e ne utilizza gli effetti anoressizzanti e di catabolismo dei grassi di deposito con conseguente calo di peso; ma il trattamento non ignora la necessità di controllarne gli eventuali effetti negativi, attraverso l’abbondante assunzione di liquidi, l’integrazione di vitamine e sali minerali, il controllo della funzione intestinale.
La durata limitata del trattamento NEP, le pause alimentari previste, il controllo di un’assistenza medica qualificata, gli studi e le verifiche applicative effettuate a livello universitario, l’adozione della metodica in alcune strutture ospedaliere, sono gli altri elementi che consentono di considerare la NEP come un trattamento efficace e sicuro.
Nessun commento:
Posta un commento